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XXVI udienza. fuochi d'artificio ma si porta a casa una mezza vittoria.

XXVI UDIENZA - PROCESSO DIAZ/PASCOLI

Oggi il clou dell'udienza arriva alla fine, con la discussione circa l'ordinanza emessa dal tribunale settimana scorsa per "tagliare" i testi. Prima di questo pero', scorrono 4 testi.

Il primo, FP, e' con MP durante buona parte degli eventi. Scappa al terzo piano, si rifugia in un aula, viene massacrato a piu' riprese e trascinato lungo corridoio, lanciato dalle scale, finendo con un dente rotto, una frattura al mignolo e 23 punti in testa. Terrible news, but no news.
Anche in questo caso sulle divise il pm glissa, la difesa cerca di portare a casa un colpo (dato che FP aveva riconosciuto le divise ordinarie del reparto mobile) ma con le controdomande dell'accusa Romanelli incassa l'ennesima mazzata: "se avessi visto qualcosa spezzare il colore scuro delle divise me lo sarei ricordato". Come dire: cinture scure = VII nucleo.

Il secondo teste ci sembra francamente inutile, e racconta di un arrivo della polizia al primo piano quasi indolore. Il tono pero' del teste e' sempre minimizzante e non ci sembra particolarmente significativo o utile.
L'atteggiamento omertoso e' patente. Forse il pm in un atto di buona volonta' nei confronti del tribunale e dell'economia processuale poteva evitare di farcelo ascoltare.

Il terzo teste e' la vittima di una delle foto storiche della Diaz: la foto in cui si vede su un muro verde di un pianerottolo una macchia di sangue, una camicia ammassata come un cencio per terra e di fianco un asse sporca di sangue.
MC era su quel pianerottolo, rimane bloccato sulla finestra mentre tenta di scappare e appena rientra sul pianerottolo viene massacrato a piu' riprese fino a che non riesce neanche a parlare ne' a vedere nulla (gli mancano 8 diottrie e un poliziotto gli spacca gli occhiali con una manganellata in faccia).
La difesa fa sfoggio di comprensione per l'economia processuale perdendo 30 minuti cercando di dimostrare che le parti offese della diaz si sarebbero incontrate e avrebbero coordinato le testimonianze. Peccato che si sa da ogni giornale che incontri e presentazioni dei fatti della diaz si siano fatti e siano stati parecche e che e' difficile cercare di dimostrare qualcosa di
diverso dalla realta', non e' complicato viceversa raccontare la realta'.

Noblesse oblige dei difensori che dimostrano sempre una grande propensione alla scalata di specchi. Addirittura a un certo punto Di Bugno (che difende imputati per falso e calunnia) si lamenta di non poter obbligare il teste a dire il vero [dato che secondo lui sta mentendo]. Noi diremo lo stesso quando i loro imputati
si rifiuteranno di deporre, allora vedremo chi si deve vergognare, se un ufficiale di polizia o un ragazzo massacrato di botte.

Il quarto teste e' l'amico di MC che scappa dal piano terra con lui e al contrario di MC riesce a scappare dalla finestra. EB, il ragazzo in questione, sale le scale, si fionda fuori dalla finestra, scavalca un totale di giardini e muri e sbuca su corso italia, camminando poi fino a quarto. Sicuramente non era spaventato per scappare cosi' lontano, no cari avvocati degli sbirri? Quando torna trova la camicia dell'amico di fianco a pozze di sangue sul pianerottolo e avvisa a casa, e dal racconto e' evidente che lo shock non fu proprio leggero.

A conclusione dell'udienza arrivano i fuochi d'artificio: la ricezione dell'ordinanza del tribunale da parte delle parti (come siamo spiritosi,eh?) Prima che il pm prenda la parola le difese ci tengono a far sapere che non vogliono discussioni ma solo il consueto e a loro tanto caro "obbedisco".
In compenso il tribunale si sente in dovere di specificare alcune cose importanti rispetto all'ordinanza: in primo luogo il tribunale si e' rammaricato di come l'ordinanza e' stata presentata nei media e che nelle sue intenzioni era solo un'ordinanza intesa a capire quali pezzi del quadro indiziario ancora necessitavano di essere chiariti e da quali testimoni. Inoltre il tribunale ha ribadito che l'ordinanza non voleva essere prescrittiva ma informativa e che ogni pensiero che qualsiasi parte ha fatto che con questo si volessero tagliare
dei testi era un malinteso. Un ordinato e dignitoso dietrofront, i would say!

In ogni caso il pm affonda con delle note in cui ricorda al tribunale la complessita del quadro probatorio e dei reati di cui sono imputati gli imputati (oggi siamo proprio spiritosi! :), nonche' il fatto che molte delle dichiarazioni deiu testimoni sono state rese quando questi non erano parti offese ma imputati di ogni nefandezza (quindi domande diverse e soprattutto risposte diverse evidentemente), e che i verbali su cui si vorrebbero basare le versioni ufficiali sono proprio la materia del contendere.
Il pm pero' dimostra buona volonta' dandosi disponibile a concordare con le difese i testi di cui entrambe le parti ritengono superfluo l'esame orale, proponendo per conto suo 20-25 nomi presenti alla pascoli. Sempre che le difese non facciano ostruzionismo (ghigna Zucca).

A questa richiesta si associano le parti civili specificando che le domande finora fatte da PM e parti civili vanno nella direzione di accertare i danni non solo delle lesioni ma anche di tutti i reati in ballo nel processo.

Dopo questo uno due le difese insorgono contro il pm, sostenendo che la loro disponibilita' ad acquisire le dichiarazioni dei testimoni senza esame vale per tutti i testimoni o per nessuno, e questo per la natura stessa del loro ruolo di difensori.
Il PM ghigna e risponde: certo e il motivo per cui io voglio sentirli e' la mia natura di PM, quindi c'e' contraddittorio e il tribunale deve prenderne atto, e non pensare che le difese sono deferenti alle scelte del tribunale mentre il PM non lo e'. Ultima stoccata: certo se voleste riconsiderare ...

Il tribunale conclude ribadendo che comunque l'andazzo delle ultime udienze e' andato nella direzione in cui l'ordinanza invitava ad indirizzare il processo.
Il che fa intendere che domani la bagarre sara' risolta a favore nostro e del PM.
Per il momento e' tutto e anche un po' di piu'.

a la prochaine