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[processo diaz] trascrizione CXLIII udienza - dichiarazioni Basili, Lucaroni, Compagnone, Tucci

TRASCRIZIONE SOMMARIA - CXLIII UDIENZA PROCESSO DIAZ

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

P: [acquisizione dichiarazioni Locatelli]

[ dichiarazioni Basili Fabrizio ]

BF: vorrei iniziare con un mio disagio nello stare qui, dato che essendo un pubblico ufficiale e' la prima volta che mi trovo sotto processo, e' una cosa che mi da fastidio e molto probabilmente si evincera' cio' dalla mia vocalita', sono un po' emozionato, dato che e' la prima volta dopo tanti anni di servizio, dal 1987. non ho mai avuto sanzioni disciplinari e ho sempre avuto comportamenti corretti. la mia carriera inizia a roma, poi all'ispettorato vaticano, dove ho fatto anche la scorta al santo padre giovanni paolo II, poi sono stato assegnato al primo reparto mobile di roma dove presto ancora servizio. anche li' abbiamo avuto un ex cursus professionale non indifferente, da servizi di vigilanza, a servizi di op, la maggior parte tranquilli ma alcuni con scontri con tifosi allo stadio, le classiche cose per i reparti mobili. ho avuto la possibilita' di formare la mia carriera come istruttore, tanto che proprio a genova sono stato impiegato come istruttore del VII nucleo del quale ho curato la parte tecnica operativa, come istruttore anche per l'uso del baton o tonfa. ho fatto formazione per questo strumento con gli sceriffi del department of los angeles. abbiamo fatto un discorso addestrativo fisico e mentale, cioe' reagire solo ad eventuali provocazioni fisiche, cioe' difenderci ma non eccedere nell'uso dei mezzi di coazione. questa e' una cosa che abbiamo fatto per l'esigenza di formare un nucleo particolare per un evento di un certo rilievo, e per questo abbiamo formato il personale concentrandoci sull'aspetto psichico. a mio modesto parere nei quattro mesi di corso il personale ha risposto in maniera idonea e corretta.
vorrei precisare la mia posizione: non riesco a capire come mai continuo ad essere in questo processo dato che non ero capo squadra, dato che siccome ero l'istruttore del VII nucleo e noi ci siamo formati per squadra... credo sappiate che i reparti mobili si muovono in squadre di 9-10 uomini... io cmq non ho partecipato come capo squadra, pur essendo isp. capo. forse e' il caso di precisare che ipotizzando che io dovessi avere una squadra e viene il capo della polizia e mi porta via due uomini, in ogni caso mi devono chiedere il permesso prima di lasciare la squadra... il capo squadra fa da tramite verso tutti i membri della squadra. il capo squadra da ordini ed e' l'unico referente. per questo nucleo sperimentale sono state fatte delle selezioni abbastanza selettive, sono stati fatti dei test, tra i quali il test minnesota, e anche quello delle macchie contrapposte, che viene usato per la PS per i corsi di specializzazione.
per quanto riguarda l'operazione alla scuola diaz confermo la mia relazione e il mio interrogatorio anche se sono passati sette anni e alcuni ricordi si affievoliscono, anche perche' la mente umana tende a ricordare solo le cose positive e non quelle negative. probabilmente anche in sede di interrogatorio ho fatto un errore di valutazione circa il piano su cui mi trovavo, non era il primo ma sicuramente il secondo, perche' io non ho incontrato il dr. fournier che stava al primo. credo di essere arrivato al seocndo piano frastornato dal colpo che avevo subito sulla testa... penso di aver errato sulla valutazione del piano. devo aggiungere anche che nell'occorso dopo non essere stato non piu' di cinque minuti nella scuola che disconoscevo essere del gsf non mi sono accorto nemmeno di tutti quei feriti che c'erano. io sono rimasto inquadrato con il reparto nel piazzale e mi sono portato di fianco all'ultimo mezzo dato che c'erano turbative dell'OP con i ragazzi della scuola di fronte. per quanto riguarda l'accoltellamento del nucera io l'ho saputo solo all'arrivo in questura.
mi metto a disposizione di chi vuole farmi domande

[ polemica targata Romanelli + Porciani ]

[ dichiarazioni Lucaroni Carlo ]

LC: allora mi scusi ma come ha detto il mio collega e ho un po' di emozione, perche' a 54 anni mi trovo imputato per qualcosa che ritengo di non aver fatto. sono un sovr. capo della PS presso il primo reparto mobile. mi sono arruolato nel disciolto corpo delle guardie di sicurezza nel 74... ho fatto scorte a personalita' e servizi di op con decoro e onore. quotidianamente sono impegnato in servizi di op come capo squadra, in manifestazioni di piazza e soprattutto nei servizi di stadio. durante questi anni di onorato servizio sono stato ferito e contuso dieci volte, in particolare il 12.10.97 dove un gruppo di tifosi inglesi mi colpirono e fu un fatto eclatante. dopo 30 gg di malattia ho ripreso con tranquillita' il mio lavoro e tornando ai fatti di genova in questi anni ho letto sui giornali e come se noi fossimo delle persone frustrate che hanno dei problemi nella vita privata e che indossiamo l'uniforme per andarci a sfogare durante le manifestazioni. io non mi sento cosi', ho 54 anni, una normale vita privata e quando gli orari me lo consentono curo i miei hobby, la pittura, il giardinaggio, il cinema e il teatro, come tutte le altre persone.
torniamo a quell'evento: nei primi mesi del 2001 per entrare a fare parte di questo nucleo sperimentale siamo stati sottoposti a visita medica a castro pretorio. dopo queste visite mediche siamo passati al centro psico tecnico, dove abbiamo fatto visite tecniche e gli idonei hanno cominciato l'addestramento. in data 14 luglio 2001 siamo arrivati li' a genova per essere impegnati in servizi di op nei giorni successivi. ricordo la prima manifestazione del 19 pomeriggio, noi eravamo nei pressi della questura, la manifestazione era pacifica e leggendo sui giornali lessi che avevano partecipato 50 mila persone. e devo dire che da uomo non da poliziotto mi ha fatto molto piacere vedere sfilare queste persone in maniera colorata con persone di eta' e colore di pelle diversa per un mondo migliore. al termine di questa manifestazione eravamo tutti contenti e soddisfatti perche' non era successo nulla. speravamo che nei giorni successivi le manifestazioni fossero continuate cosi'. ma la mattina del 20 e' stata molto diversa: siamo usciti con un funzionario a presidio dlela zona gialla. dopo un po' il funzionario gli fu dato l'ordine di spostarsi con un nucleo in direzione di corso buenos aires corso torino, dove a dire dalla segnalazione ricevuta c'erano circa 200-300 anarchici insurrezionalisti che si stavano travisando. sul posto ci rendemmo conto che erano molti di piu', fummo fatti oggetto di lancio di oggetti atti ad offendere, biglie, sassi, bottiglie incendiarie. di fatti due dei nostri ragazzi furono attinti da una bottiglia incendiaria... devo premettere che e' stata la prima volta che indossavamo la divisa nuvoa, ignifuga... e' stato molto utile... il funzionario comunico' la situazione e riferi' che stava avanzando con i 70 a sua disposizione. chiese un contingente di appoggio per cercare di isolare queste perosne, ma questo contingente non arrivo', per cui noi avanzando questi soggetti che non erano due-trecento ma saranno stati due mila, avendo finito il materiale da lancio si dileguarono nelle vie limitrofe e noi arretrammo sull apiazza dove e' sita la polizia stradale. ritornando al materiale di protezione passiva posso dire che quella mattina non ci furono particolari contusi, se non lievi. con quel materiale abbiamo evitato di avere feriti gravi di quegli eroici ragazzi. la mattina del 21 finimmo la giornata molto tardi e alla fine abbiamo saputo della drammaticita' di quello che era successo e della morte di carlo giuliani. siamo rimasti molto dispiaciuti e rammaricati [infatti i cori alla fiera del mare erano proprio di dispiacere...., ndr].
il 21 ci posizionammo davanti alla stazione. poi giunse un funzionario dlela questura di genova, credo il vicario, e iniziammo a girare per la citta' perche' avevano segnalato un furgone bianco che a dire dalla segnalazione era in possesso di materiale atto ad offendere. abbiamo girato per tutta la giornata. dopodiche' fu trovato da personale in civile che ormai era inserito nel corteo che stava pacificamente sfilando sul vialone che sta sul lungo mare. insieme al gruppo di circa un paio di centinaia di unita' travisati con caschi e armati di manici da badile... avevano lettini da campo in prima fila che penso volessero usare come ariete nei nostri confronti. nel frattempo in effetti noi ci schierammo come disposto dal personale. rimanemmo fermi, ci lanciarono oggetti. mentre il funzionario chiedeva o decideva il da farsi noi siamo arretrati... poi ci rendemmo conto che nonostante ci fossero i presupposti dell'intervento, pero' da quella posizione ci rendemmo conto e lo abbiamo fatto presente al funzionario che un intervento li' avrebbe messo a repentaglio l'incolumita' di chi stava manifestando pacificamente. quindi d'accordo con il nostro comandante canterini e con il funzionario siamo arretrati di circa 200 m per farli continuare a sfilare. tanto che chi non c'entrava nulla ed e' sfilato ci ha ringraziato, quindi questi ragazzi che sono stati definiti teppistelli in divisa con la voglia di menare le mani, sono arretrati per evitare problemi... poi alla sera siamo tornati alla nave, a preparare le nostre cose, perche' per quanto riguarda il reparto mobile il nostro servizio era finito. non e' che improvvisamente canterini e i suoi uomini hanno deciso di andare a fare un'operazione, ma ci e' stato chiesto... mentre stavamo.... avevamo terminato il servizio e chi stava preparando le borse e stavamo commentando i pro e i contro di quanto era avvenuto, quello che aveva funzionato e quello che no, i commenti normali di persone normali, veniamo contattati dal nostro responsabile di contingente, che ci riferisce di una telefonata di qualche funzionario che chiedeva il nostro ausilio in quanto dovevano a loro dire superiormente per una perquisizione presso un edificio pubblico occupato abusivamente da pericolosi individui che avevano posto in essere violenze il giorno 20 e 21. il nostro funzionario ci disse di essere pronti verso le 22.30. tutti noi capi squadra abbiamo fatto un giro di chiamate per preparare il personale. mentre eravamo pronti il comandante fece un nuovvo briefing dicendoci che aveva ricevuto una telefonata e bisognava attendere, perche' dalla questura attendevano una telefonata dall'interno e parlavano di pericolosi terroristi, tanto e' vero che facemmo una battuta, ma che non era una battuta, perche' si doveva fare cosi', gli chiedemmo al comandante se devono andare a prendere dei terroristi se c'erano delle foto cosi' prendiamo le persone, e il comandante scherzosamente disse che non c'era nulla. arrivammo in questura, ci attestammo alle caravelle e il comandante sali' in questura, e io notai che mentre eravamo li' c'era gente che partiva da altri uffici, in civile o in altre divise ed ebbi dei dubbi... se devono fare operazione cosi' delicata gia' partono cosi' in velocita'... qualche minuto dopo sceso il nostro comandante, che ci ha riferito che saremmo partiti tutti in colonna, dopodiche' arrivati nel piazzale antistante la pol strada, che ci sono due strade una a sx e una a dx, la colonna si sarebbe divisa in due tronconi, io facevo parte di quella da tre squadre, siamo andati a sx, con me c'era l'isp tucci in testa, con due funzionari, che non conoscevo, digos o ucigos. uno era sul mezzo con tucci e l'altro era nell'altra colonna da quattro squadre. tanto che a questo funzionario venne data una delle radioline... non avevamo avuto disposizioni precise, siamo andati come ci hanno detto di fare, giunti sul posto ci siamo fermati un poco prima in piazza battistini, o via battistini... arrivati da sinistra, guardando l'edificio che era la scuola diaz, che noi non sapevamo che era la scuola diaz, ne' che era la sede del gsf... ci siamo avvicinati a piedi e io ho notato nella piu' totale confusione una massiccia presenza di altro personale che stava cercando di aprire il cancello, che era chiuso da una catena. io notai che qualcuno di altri colleghi oltre a tentare di aprire questo cancello, qualcuno che mi ricordi era entrato dall'altro edificio di fronte, tanto che qualcuno gridava dove andate non e' quello tornate qui... presumo sia stato ordine di qualche funzionario perche' si decise di aprire il cancello con un mezzo del nostro reparto, cosa che e' stata fatta. e c'e' stata la corsa di chi era di fronte al cancello. poi siamo entrati anche noi... mi ricordo siccome esperienza di lavoro fa si'.... e per la mia rettitudine morale, per il mio come posso dire cercare di svolgere il mio servizio nel miglior modo possibile, e cmq cerco sempre di avvicinarmi con cautela per l'incolumita' del mio personale, visto che avevano detto che c'erano persone pericolose io mi sono avvicinato con cautela proprio nel portone centrale e si e' cercato di aprirlo. il portone eravamo tanti su quel portone, non so bene la mia posizione, se ero tra i primi o a meta', non ero ne' il primo ne' l'ultimo. il portone centrale si e' aperto con molta difficolta'. durante l'apertura io ho sentito cadere dall'alto delle bottiglie, tanto che dissi ai miei sentendo rompersi del vetro [forse le finestre di lato al portone?, ndr] ho presunto che fossero bottigle, ho detto di alzare gli scudi... cmq si e' aperto con difficolta', si e' aperta solo l'anta dx, ci abbiamo messo un po' a entrare. e quando siamo entrati ho notato altro personale all'interno che stava iniziando operazioni di controllo... per quanto riguarda me e il mio personale, una volta entrati non ho avuto collutazione con nessuno perche' nessuno degli occupanti mi ha posto resistenze o si e' fatto avanti con materiale atto ad offendere, e pertanto non c'era nessuna situazione per cui io potessi fare uso del mio mezzo di coazione fisica, e come ho detto gia' in sede di interrogatorio, perche' credo di aver fatto il mio compito di poliziotto scrivendo che sono entrato, sono andato al primo piano e al seocndo, ho notato che c'era personale che stava lavorando, ho visto dei feriti ma non ho visto chi materialmente ha colpito. devo dire una cosa, in questi anni di onorato servizio io ho sempre cercato di lavorare bene, se avessi visto qualcuno dei miei colleghi o di altri uffici che commetteva violenze io avrei impedito il reato li', per la mia rettitudine morale come uomo e come poliziotto. poi mentre mi trovavo tra il seocndo e il terzo piano ho sentito il dr. fournier che ordinava al nucleo di uscire all'esterno, e io ho fatto questo con il mio personale, cominciando a scendere, e mano a mano che scendevo se trovavo personale di altre squadre li invitavo a scendere. arrivati sul ballatoio del primo piano ho visto il mio comandante di nucleo il dr. fournier che stava soccorrendo alcune persone ferite, e pertanto sono uscito e mi sono inquadrato fino al termine delle operazioni. quando noi stavamo all'esterno c'era ancora personale all'interno che stva terminando l'operazione. vi ripeto: se avessi visto qualcuno che stava commettendo il reato l'avrei impedito. io non l'ho visto. una volta fuori e dove ho visto che c'erano dei ragazzi feriti con del perosnale che era li' ma che non stava usando lo sfollagente, ho ritenuto che fosseuna situazione tranquilla, e ho pensato che chi era li' aveva chiamato personale medico. dopodiche' fummo spostati in questura, perche' girava la notizia che c'erano dei giovani che avrebbero tentato di assalire la questura. io ritengo di aver finito.

D: (Romanelli) se vuole puo' sottoporsi ad esame.
P: e' inutile chiederlo. abbiamo gia' deciso.
D: siccome lo devo usare per appellarmi io lo devo chiedere...
[ che sagoma! ]

[ dichiarazioni di Compagnone Vincenzo ]

CV: il 21 luglio del 2001 al termine del servizio mi recai con parte della mia squadra al ristorante per consumare il primo ordinario. verso le 22 arrivo' l'ordine via radio di portarci sulla nave che dovevamo partire per un servizio. ci siamo portati quindi tutto il nucleo nell'antistante del piazzale della questura alle caravelle, ed era gia' presente un enorme numero di uomini di altri reparti e numerosi cc. da qui tramite il nostro comandante canterini ricevemmo l'ordine di recarci in una scuola che all'interno vi erano una quindicina di pericolosi anarchici. il nucleo fu diviso in due gruppi. io ero in quello di dx. il mio gruppo era comandato da un funzionario dalla voce molto giovane, un funzionario credo della digos o dell'ucigos. ho fatto la descrizione molti anni fa poi non ho avuto piu' notizie. i nostri mezzi furono lasciati a circa un km dalla scuola, e abbiamo raggiunto il posto a piedi. mentre salivamo questa salita a un certo punto ai miei occhi davanti a me sono passati 8-9 persone vestite di nero con passamontagna, zaini, non potevo vedere le scarpe che erano nascoste dalle macchine. giunti nel cortile della scuola c'era una quantita' di uomini della ps con divise diverse. ci venne dato l'ordine di entrare nella scuola. prima di entrare ebbi la percepzione di un lancio di oggetti, quando ero ammassato all'ingresso. mi sembravano oggetti contundenti. quando entrai vidi un androne, di fornte a me sulla sx sacchi a peli vuoti. sulla dx si avvicino' un vecchio una persona anziana dai capelli bianchi, ma mi spari' dalla visuale perche' davanti a me si presentarono altri personale in borghese e in divisa. non seppi piu' di questa persona. mi portai sulla scala e al primo piano. tutta l'operazione tra i tre e i cinque minuti. qui vidi tante persone che salivano, che scendevano, e incontrammo difficolta' nella salita, perche' vi erano assi accatastate sulle scale, non so cosa servissero. arrivai al piano che mi era stato ordinato di raggiungere, perche' l'ordine va eseguito, e ai miei occhi si presento' un ragazzo a terra in una pozza di sangue, con gli occhi riversi, sembrava morto. dall'altra parte vidi alcuni poliziotti in borghese con la pettorina e pensando che stessero percuotendo qualcuno urlai di fermarsi, e questi fuggirono. mi rimase impressa una cosa di uno, aveva una mascherina da sci, gli altri avevano un fazzoletto. chiamai subito un collega per chiedere un'ambulanza. poi ci fu dato un ordine via radio, non so da chi parti' l'ordine, di riporre il manganello e di scendere in cortile. tutti gli uomini del VII nucleo avevamo in dotazione una radiolina sperimentale e pensai che tutti quella sera la avessero e di trovarli tutti nel cortile. ma pero' arrivato giu' cominciavano a scendere gli altri ed erano pochi. dopo un po' di tempo arrivo' l'ordine che tutti dovevamo tornare sui mezzi e portarci in questura. da qui altro ordine di andare sulla nave perche' l'operazione era terminata. io dovevo sbrigarmi perche' con la mia squadra ero di scorta al presidente bush in visita a roma. poi dopo bush ho fatto la scorta al presidente arafat e al presidnete mubarak. e' un servizio che facciamo normalmente alcune persone del reparto mobile. sono disposto a qualsiasi domanda. [ridendo, ndr]

[ dichiarazioni di Tucci Ciro ]

TC: mi sono arruolato nel 73 ho fatto servizio al reparto mobile di bologna per 23 anni. nel 1992 sono andato a fare il corso da vice sovr. presso la scuola di trieste e nel 1995 ho chiesto il trasferimento a roma, dove mia moglie essendo impiegata nel ministero dell'interno lavorava. ho effettuato il mio servizio quotidianamente, op allo stadio, cortei, servizi all'estero, in albania, quando c'e' stata la questione della guerra nel kosovo, come rinforzo alla polizia albanese. poi effettuiamo scorte ai presidenti di altri stati e il lavoro che faccio mi piace, e' sempre stata la mia passione. e prima di entrare al nucleo sperimentale ho fatto visite mediche e psicotecniche. [...] dopodiche' abbiamo fatto quattro mesi di addestramento, sia come OP che come addestramento fisico. il 14 luglio del 2001 siamo venuti a genova per il g8. abbiamo effettuato una riserva in via XX settembre, poi ci hanno messo di servizio davanti alla questura, il giorno 20 e' successo la morte del povero giuliano, e il 21 siamo stati indicati come turisti o quasi, perche' abbiamo girato genova senza avere scontri con manifestanti, l'abbiamo girata tutta e ci e' piaciuta moltissimo. alla sera siamo andati a cena dopo la gita, mentre che stavamo al ristorante alla cittadella, dopo 10 min, abbiamo avuto l'ordine dal dr. canterini di prepararci per una perquisizione di un edificio. abbiamo fatto alcune telefonate ai colleghi che non erano li' a mensa e ci siamo riuniti tutti all'ingresso del porto. dopodiche' siamo partiti e ci siamo fermati davanti alla questura, aspettando ordini. dopo 10-15 minuti si e' presentato il dr. fournier, il dr. canterini e dei funzionari in borghese, dicendoci che si doveva effettuare una perquisizione perche' all'interno c'erano dei black block e degli anarchici. ci siamo messi sui mezzi e c'erano anche altri reparti, vestiti come noi ma con il cinturone bianchi, e anche in borghese. siamo saliti sui mezzi, ci siamo portati all'altezza della pol strada... sul mio mezzo c'era un funzionario digos, non ricordo il nome. io essendo il piu' anziano del mio gruppo ero davanti con il funzionario. siamo arrivati a circa 300 m dalla scuola, esattamente su una piazzatta, sono sceso io e il funzionario e ci siamo avvicinati alla scuola che si trovava alla nostra sx. il funzionario ha dato l'oridne di far scendere gli uomini. sono scesi tutti gli uomini con il materiale in dotazione, e ci siamo avvicinati verso la scuola, e ho notato che il cancello era aperto, e all'esterno c'erano 4-5 ragazzi seduti a un tavolo, e come si sono accorti sono entrati nella scuola e hanno chiuso il cnacello. il funzionario ha dato ordine di sfondare il cancello con un ducato. abbiamo aperto il cancello e siamo entrati nel cortile. quando eravamo nel cortile abbiamo sentito lancio di oggetti, infatti l'agente manganelli e lutecia sono stati colpiti. io mi sono avvicinato al portone a sx dove c'era un funzionario in borghese con pettorina che cercava di sfondarlo. a unc erto punto si e' aperta l'anta di dx, siamo entrati, abbiamo spostato l'armadio che bloccava il portone, e io sono rimasto come ultimo. siamo saliti al secondo piano, le luci erano spente, abbiamo controllato il seocndo piano e non c'era nessuno. ci siamo portati al terzo piano dove c'era una nube di fumo, che si sentiva che era un estintore. [forse era il quarto piano con NM, ndr]. SIamo arrivati li' e c'erano dei colleghi che avevano una collutazione con persone, c'era anche il sovr. ledoti che copri' una ragazza impaurita e la stava accompagnando giu' dove c'erano gli altri fermati. sono salito al piano superiore che un collega gridava che c'era bisogno di un medico perche' c'era un ragazzo a terra messo male, ho chiamato il dr. fournier con la mia radio perche' solo noi capisquadra potevamo parlare con i funzioanri e gli ho detto di far salire dei sanitari. a quel punto il funzionario ha detto di scendere immediatamente e di mettere i tonfi a posto. siamo scesi, io arrivato al secondo piano ho fatto tutto il corridoio e sono sceso dall'altra sclaa. sono arrivato al primo piano, e ho notato il dr. fournier che era fermo dall'altra parte del corridoio di fronte a una decina di persone a terra, e c'era la ragazza che era gia' medicata che gli ha tirato la garza addosso e io ho detto "attenzione che poi il tonfa le si sporca di sangue"... a quel punto siamo scesi giu' e c'erano anche i colleghi della prevenzione con la atlantica. poi siamo rimasti solo noi, questi colleghi sono spariti, e siamo riamsti solo noi fino alla fine. poi ho saputo il fatto del collega nucera, sono entrato in palestra, ho parlato con nucera e con altri colleghi, ho saputo che era stato accoltellato. e ho notato la divisa che aveva un taglio sia sulla giacca che sul corpetto. poi sono riuscito e mi sono inquadrato fino a che non ho avuto l'ordine di tornare in questura.
ho terminato e se posso essere interrogato dalle altre parti sono a disposizione.

P: non c'e' nessun altro?
D: (Romanelli) no. abbiamo un problema di eventuali istanze di 507 cp.

P: del teste di stamattina e' stato prodotto l'interrogatorio in sede di indagini difensive, ma manca quello del pm.
A: [lo fornisce] non hanno portato in aula i faldoni
P: basta che vi ricordiate di produrlo.
A: certo.

P: poi c'era da sciogliere la riserva sul teste salone.
A: se e' prevista la prossima udienza per la prossima settimana proveremmo a citarlo.
P: nel senso che non accettate la rinuncia.
A: lo citeremmo noi per sentirlo noi

A: poi produrremmo i verbali di interrogatorio e relative trascrizioni degli imputati gava, fabbrocini, e fazio. stiamo rivedendo anche le udienze per provvedere alla materiale produzione di atti vari.

P: c'era ancora sempre per il pm. non risultano acquisite le dichiarazioni di HJ, anche se ne era stata ammessa l'acquisizione.
A: provvederemo anche per questa.

A: consegnamo anche il dvd con risoluzione adeguata alla visione rispetto a quello gia' prodotto. il filmato dlel'operatore chiucconi.

P: per quanto riguarda la richiesta della RAI di riprendere la discussione il tribunale ha autorizzato questo provvedimento.

D: (Iunca) non mi ricordo quando il pm aveva richiesto la produzione del filmato se avevamo espresso il consenso
D: (Romanelli) io non mi ricordo neanche il filmato
P: il filmato e' depositato da novembre, se le difese avevamo voglia di dire delle cose potevano dire. poi sono filmati e come documenti possono essere sempre prodotti.

[...]

D: (Romanelli) l'unica istanza che formuliamo gia' adesso e' l'emissione di un teste, anais ginori. nel corso di questo processo e' stato prodotto un articolo di repubblica del 22 luglio 2001, un articolo scritto da questa giornalista, di una edizione prima della conferenza stampa. in questo articolo la giornalista descrive l'attivita' dei medici alla scuola diaz: 80 persone erano state medicate e oltre meta' ospitati alla scuola diaz. ora siccome questa circostanza e' di rilievo per la difesa, e noi non eravamo a conoscenza di questo articolo, in considerazione del fatto che questa giornalista ha avuto percezione diretta delle cose.
A: (Zucca) sarebbe un 507 cpp?
P: credo di si'...
A: non avevo inteso... pero' per quanto ci riguarda non credo ci siano sostanziali opposizioni a patto che possa essere citato la prossima volta. mi pongo il problema della rilevanza perche' questa giornalista proporra' forme anonime. il pm non ha alcuna opposizione sostanziale a un teste in un processo cosi' corposo. veda il tribunale.
C: (Taddei) a nome delle parti civili noi ci rimettiamo, ma c'e' qualche perplessita' rispetto alla tempestivita' e nella sostanza sulla decisivita'.

A: la prossima udienza che dovrebbe essere l'ultima, il tribunale consentira' la presentazione di istanze ex art. 507?
P: sarebbe meglio farlo oggi, ma ovviamente se avete bisogno di tempo il tempo lo lasciamo.

P: poi c'era da decidere il teste quello nel procedimento da riunire... se si e' saputo qualcosa circa la necessita' di assumerlo o meno... ma doveva dircelo l'avvocato corini...

[...]

P: per quanto riguarda la tempistica. la prossima udienza è il 10 aprile giovedi' prossimo. per quanto riguarda la discussione il problema e' caldo. i pm gia' hanno esposto la propria situazione chiedendo due mesi per la redazione della requisitoria. per il nostro collegio e' complicato perche' sono tre anni che il nostro collegio e' impegnato in questo procedimento e tutti i processi che arrivano alla prima sezione vengono trattati dal seocndo collegio che e' arrivato a non poter fare fronte ai processi che arrivano.
D: (Romanelli) io mi rendo conto che i pm possano avere dei problemi ma e' un processo che conoscono a memoria. come sono sufficienti a noi 15 giorni per preparare la difesa, saranno sufficienti anche ai pm. io potrei cominciare a discutere domani mattina. non credo i pm abbiamo piu' difficolta' di noi.
A: (Zucca) signor presidente, provo a esporre la nostra opinione. non e' solo il problema del tempo per riorganizzare. il collegio puo' verificare quanto e' laboriosa anche solo la revisione del materiale prodotto. la complessita' in termini di mole di materiale e' nota. servono giorni per rielaborare il materiale. io credo che il tribunale deve porsi il problema di quanto e di quando potra' arrivare a sentenza. nel programma delineato si doveva concludere prima di pasqua, un mese di eccesso che e' stata sottratta alla discussione finale. il programam che il presidente propone e' quella di discutere entro l'estate con possibilita' di repliche dopo la pausa estiva. questo significa che concentrando la discussione prima dell'estate e concedendo le repliche noi avremo due discussioni, e quindi il presidnete dovra' organizzare un congruo numero di udienze a settembre, andando a sentenza diciamo nel mese di ottobre. e' possibile fare un'altra proposta tenendo conto di questa tempistica. che e' quella di consentire ai pm che hanno l'onere della prova e hanno diverse posizioni da elaborare. diciamo dalla nostra prospettiva e' la stessa cosa... al di sotto di un tempo minimo non si puo' andare. io credo che si potrebbe proporre i pm e le parti civili discutono o i soli pm con un po' piu' di tempo entro l'estate, potendo discutere meglio non faranno repliche tendenzialmente, e le difese potranno discutere dopo la pausa estiva. [...]
P: forse e' meglio rinviare al 9 e non al 10 cosi' ci prendiamo un giorno in piu' per discutere tutte queste cose. potete parlarne tutti, io vorrei sapere quali sono le esigenze di tutti.
D: (Romanelli) io vorrei esternare al tribunale una nostra preoccupazione. noi non abbiamo come traguardo la prescrizione
A: potete rinunciare. la legge lo prevede.
D: tempo al tempo.
P: credo che non sia possibile rinunciare preventivamente...

[...]