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[processo diaz] trascrizione CXLI udienza - dichiarazioni di luperi e numeri del pronto soccorso

TRASCRIZIONE SOMMARIA - CXLI UDIENZA PROCESSO DIAZ

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

[ dichiarazioni spontanee di Giovanni Luperi ]

GL: innanzitutto volevo fare presente che per me e' piuttosto difficile seguire il dibattimento perche' da anni lavoro a roma, ministero dell'interno e poi presidenza del consiglio, ma lo seguo con estrema attenzione tramite i miei difensori. ho gia' reso dichiarazioni come teste nel 2001, come indagato nel 2002, nel terzo episodio ho scelto di non rispondere per scelta dei miei difensori. un terzo interrogatorio lo resi nel 2003, un interrogatorio concordato con il pm che promise una completa dischiusura degli elementi, e io speravo in un chiarimento della mia posizione. purtroppo non sono riuscito a fornire chiarimenti a cose molto semplici. credo che nel rinvio a giudizio io sono ancora definito vice di la barbera, ovvero vice capo dell'ucigos. a questo punto devo fare una digressione sull'organizzazione del dipartimento di sicurezza. il dipartimento della ps e' uno dei dipartimenti dell'interno. il capo della polizia e' preposto alla direzione del dip. di pubblica sicurezza e provvede a coordinamento forze di ps, direzione di ps, e questioni di ps. ovviamente il dip. di ps e' suddivisa in direzioni: ufficio amministrazione centrale, uff. coordinamento, uff immigrazione, uff polizia criminale, uff risorse umane... sono 18, tra cui la direzione centrale della polizia di prevenzione, che e' retta da un prefetto ed articolata in due servizio, informazioni generali e antiterrorismo. la dcpp svolge attivita' informativa a tutela della sicurezza pubblica, svolge attivita' di analisi delle fenomenologie di terrorismo internazionale e interno, svolge un coordinamento delle attivita' svolte localmente da 103 uffici digos, funzionalmente ma non gerarchicamente dipendenti dalla direzione centrale. non e' prevista poi nella direzione centrale una figura di vice direttore, che e' svolta da uno dei due direttori dei servizi, ovvero il piu' anziano. all'epoca era il prefetto berrettoni. io vengo nominato il 23 gennaio come consigliere ministeriale aggiunto in missione alla direzione centrale della polizia di prevenzione. quali siano i compiti del consigliere ministeriale lo dice la legge: il cons. min. agg. vengono assegnati compiti specifici direttamente dal direttore centrale. arrivo e trovo la barbera, che non avevo mai conosciuto e con cui non mi ero rapportato in 27-28 anni di servizio: un uomo brusco, schivo, non particolarmente facile da avvicinare o incline alla confidenza. mi viene data una scrivania, un computer, una macchina e un autista. e basta. mi vengono di volta in volta assegnati incarichi: il primo fu un progetto di riforma delle digos che era in fase avanzata da parte della direzione. poi fui mandato a trieste e salisburgo in corrispondenza di manifestazioni in ambito g8, con compiti di osservazione. con il passare dei mesi la barbera, con il quale avevo scarsissimi rapporti.... la barbera comincio' a passarmi corrispondenze sul g8 del 2001, ma il vero incarico lo ricevetti nel maggio 2001 direttamente dal capo della polizia durante una riunione che si svolse al dipartimento centrale a cui erano presenti tutti i vertici. fu detto cosa avrei dovuto fare a genova, e queste direttive del capo furono tradotte in una ppunto della dcpp, che la barbera, il direttore, siglo'. Sostanzialmente questo appunto prevede una unita' di lavoro costituita presso la dcpp e una unita' operativa che curera' l'acquisizione delle notizie afferenti al vertici, lo sviluppo progressivo delle attivita' connesse al g8, monitorando e riferendo sui lavori connessi, [...], l'allestimento e la gestione della sala rapporti internazionali [...] L'unita' operativa diretta da Giovanni Luperi sara' formata da... e seguono i nomi. Queste sono i miei mandati su genova: l'allestimento di una sala internazionale dove passeranno 15 polizie diverse, e interscambio informativo tra genova e il centro. e questo feci. seguivo le vicende tramite questura, giornali e altro, mi rapportavo con il prefetto la barbera, e se lui aveva indicazioni particolari tramite me oltre ad evidentemente far partire una nota scritta informava la questura di genova. e in questo ambito io non ho mai partecipato a operazioni di PG. Se operazioni di PG venivano svolte dalla questura o dalle forze di polizia di PG, la mia esigenza era solo quella di reperire informazioni e riferirli al centro. d'altra parte l'attivita' di PG io l'avevo abbandonata da tempo. erano anni che non facevo un verbale di arresto e di perquisizione, perche' la mia attivita' prevalente era diventata altra, attivita' di analisi. io sono un funzionario di polizia che si dedica a leggere i macigni di comunicati delle br, quei macigni di comunicazione clandestina con cui parlano questi gruppi, come il documento aurora, degli eredi della seconda posizione delle br, cercando di capire cosa potrebbe accadere e che tipo di andamento potrebbe avere le cose. qualche risultato l'ho ottenuto in questa attivita': esiste una nota a mia firma in cui si indica lioce nadia come appartenente alle br-pcc e coinvolta nell'omicidio d'antona, ben prima che fosse arrestata. qualche merito l'ho avuto, come l'encomio ricevuto per questa comunicazione. e lo stesso facevo a genova: mi occupavo di informazioni e di trasferimento di informazioni. non venivo consultato e non mi si diceva di tutte le operazioni. seppi dell'operazione al calrini e di quella alla paul klee, ma per caso.
sabato 21 il vertice e' in fase calante, e' ormai in via di conclusione, quando arriva a gneova la barbera accompagnato da fiorentino. non mi sorprese, perche' era previsto l'arrivo di berrettoni che non pote' venire a genova in quanto era stato dirottato ad ancona dove c'erano problemi di manifestanti che stavano sbarcando. arrivo' la barbera, e io mi senti' sollevato dall'incarico... il mio referente, era presente su genova. si era riappropriato dei complici... dei compiti a cui mi aveva delegato. salgo su all'incontro con il questore, perche' c'e' la barbera. a lui mi rapporto con una forma di accompagnatore, assistenza cortesia, che non per le mie deleghe. nell'ufficio del questore c'e' tanta gente, e io me ne sto li'... per me il g8 e' finito. penso che la barbera andra' a cena e io dovro' accompganarlo. giunge la notizia di questa pattuglia aggredita, fanno un sopralluogo, vengono assunti contatti telefonici, viene decisa una perquisizione ai sensi del 41 tulps. io non c'ero in tutte queste fasi: andai in bagno a sciaquarmi la faccia, uscii a fumare una sigaretta, giocherellai con la suoneria del telefonino di fiorentino. ero li' ma mi sentivo sollevato. si svolge la seconda riunione, spero che la barbera voglia andare a cnea, invece capisco che vuole andare sul posto. questo e' strano: in quei pochi mesi in cui ero stato cons min agg avevo capito che la linea del centor era quella di avere il flusso costante di informazioni ma senza coinvolgimento diretto in operazioni di PG. non era mai accaduto. ma rispetto a questa decisione presa da altri non vedevo profili di illegittimita'. non mi reputavo competente a fare valutazioni, c'era la barbera. ma anche se lui non ci fosse stato e se qualcuno mi avesse chiesto un'opinione, cosa mai avvenuta prima, io avrei chiamato la barbera e avrei assunto le sue direttive, riportandole. nessuno mi chiese nulla... non so neanche se qualcuno ha distribuito ruoli specifici per l'operazione... ho ritenuto che fosse tutto come il solito: il reparto doveva entrare e digos e squadra mobile dovevano fare la perquisizione. io mi ero fatto questa valutazione, sulla mia esperienza. la barbera non mi chiede neanche di accompagnarlo, ma capisco che e' il mio ruolo. vado quindi: la barbera, luperi e fiorentino con la macchina di servizio. arriviamo di notte, in cima a una squadra in salita, andiamo in discesa verso questo edificio alla sinistra. il mio ricordo e' che transitando lungo questa strada, sulla sx vediamo un giovane trattenuto a terra da un agente di polizia, non e' che lo percuoteva o altro, era solo trattenuto a terra. ho pensato che l'intervento fosse legittimo, non potendo pensare che non ci fosse stato un comportamento attivo da parte della persona a terra, contro l'agente che io ricordo in borghese con la pettorina. mi ricordo il cancello chiuso, mi ricordo l'intervento del furgone, mi ricordo il reparto che entra e leva gli scudi e che mi pare abbia difficolta' ad aprire il portone, e dalla mia posizione al buio e con gli occhiali ho la sensazione di vedere oggetti che volano dall'alto... e questa sensazione trova conferma quando nel cortile trovo fiorentino e alla mia domanda questo mi fa vedere dei pezzi di calcinaccio o marmo per terra... non so se lui li abbia visti o gli sia stato riferito. aspetto che almeno il piano terra sia illuminato, ed entro: la scena e' che ci sono una quarantina di persone a terra, vigilate, alcune ferite, ma non avverto particolare allarme nella scena, che e' caotica... ho questo ricordo, di questa sala affollata e in parte per questi a terra, e in parte per personale di polizia che va su e giu'. Salgo al primo piano e non vado oltre, perche' al primo piano al buio vedo una persoan stesa a terra in una chiazza di sangue. scendo e chiedo conferma che si siano chiamati i soccorsi... tra l'altro in tutta questa scena ondeggiante io non ricordo di aver visto quelle grandi chiazze di sangue che vengono documentate successivamente... puo' darsi che non le ricordi io o che fossero nascoste dagli operanti, ma posso anche pensare che in fase successiva dal trasporto dei feriti si siano create delle macchie di sangue. [...] ho visto cio' che mi si parava davanti, m a non avevo assistito a quanto avvenuto prima. potevo avere chiaro che ci fosse stata una sproporzione, ma in quel momento no. e pensavo che altri avrebbero potuto valutare piu' avanti. la situazione cambia progressivamente, perche' dai piani alti cominciano a uscire feriti, e chiedo spiegazioni al comandante che dice di non sapere. contemporaneamente cominciano sul posto a radicarsi dei segnali opposti: di fronte a vedere scendere cosi' tanti feriti arriva un agente che asserisce che un occupante che poi e' riuscito a dileguarsi gli ha inferto una coltellata e che e' salvo solo per il giubbotto salvavita ed esibisce l'arma del delitto, e a me il fatto sembrava di gravissima entita'. io non mi sono mai ricordato di una situazione in cui in una perquisizione si realizza un tentato omicidio di un agente. mi sembrava fosse la punta di un iceberg di una resistenza complessiva. e non solo: a terra si cominciano a radunare oggetti che vengono rinvenuti, coltelli, bastoni, un maglio... qualcosa si comincia a trovare. segnali opposti alla preoccupazione iniziale. fino a che non si arriva alle bottiglie molotov... su questo mi consenta una rappresentazione un po' piu' ampia. io il filmato del conciliabolo lo vidi nel 2003: quell'episodio non lo ricordavo. avevo ricordi frammentari e labili. durante l'interrogatorio si vede me con i funzionari con questo sacchetto. poi ricevo una telefonata e mi allontano da essi. i pm che all'epoca avevano realizzato una ricostruzione degli eventi che sembrava attinente mi dicono "vede qui accanto" e mi mostrano una figura di un uomo "qui c'e' il prefetto la barbera, ma riceve una telefonata, perche'?"... continuano a chiedermi il motivo di questa cosa... e io non ricordavo questa cosa... non ricordavo nulla di tutto cio'... e durante quell'interrogatorio cerco di venire incontro al pm che mi suggerisce che il telefono di la barbera ce l'abbia qualcun altro... e io mi sono messo a valutare questa cosa... io non ricordavo... poi dopo quello che e' venuto fuori che quello non era il prefetto la barbera... ma se io avessi aveuto un ricordo preciso sarei stato il primo a smentirlo... ma il filmato mi ha aiutato e dopo vi diro' perche'... ma anche in quell'interrogatorio, l'accusa sposta la scena in questura e dice che ci sono dichiarazioni che dicono che io avrei partecipato alla redazione degli atti, e io rispondo che lo escludo. "c'e' il dr. gallo che riferisce che mentre lui stava redigendo la relazione per la diaz, si consulta con altri compreso lei". io l'ho negato da subito... arrivo nel mio ricordo frammentario a cercare di compiacere il pm: "premesso che io non ho messo mano ma puo' darsi che il dr. gallo sia venuto nell'ufficio del questore quando c'ero io".... i miei ricordi erano rapidi e frammentari, in cui metto anche l'affermazione che feci dicendo che quando apparivano le bottiglie avevo ricevuto da mortola l'informazione che queste bottiglie erano state viste in possesso di due agenti del rerparto mobile nella scuola. il pm continua a dirmi che non e' possibile, dicendo che ci sono dichiarazioni... dichiarazioni che derivano da coloro che illegalmente loro si' hanno portato le molotov nella scuola... allora cmabio versione, ma perche' non ho ricordo... il mio ricordo vero l'avevo esplicitato nell'interrogatorio del 2002: dissi che le molotov le avevo viste in un sacchetot e che non sapevo chi le aveva trovate... quello era il mio ricordo non era una menzogna. e vedendo il filmato non sono riuscito ad aggiungere fattori positivi a questo ricordo... addirittura l'elemento del sacchetto in cui c'erano le bottiglie l'ho portato io, senno' non si sapeva... perche' ho un ricordo frammentato? perche' quell'operazione non mi riguardava... non ero competente, non avevo deleghe, non ero ufficiale di pg. l'interrogatorio su un punto pero' mi illumina... perche' penso ma perche' io vado verso il cancello, a chi do ste bottiglie? e quello lo ricordo... andando verso il cancello vedo un funzionario di ps che conoscevo e che conosceva me... la dr.ssa mengoni... che conoscevo da firenze... e allora cosa faccio, chiamo la funzionaria e le dico di custodire i due ordigni perche' sono pericolosi. non gli dico di metterli dentro la scuola. per me erano riferibili all'occupanti... cioe' erano nella scuola, a chi dovevano appartenere... un altro frammento che ricordo e' che quando apparvero queste bottiglie provai soddisfazione, perche' sono analista, scrivo, ma sono sempre un poliziotto, e se vedo che dopo una perquisizione si trovano delle molotov, non puo' che essere contento.

ecco questa e' la rappresentazione che mano a mano ottengo degli avvenimenti. e mano a mano comincio a maturare gia' da li' che era probabile la possibilita' di arresti, perche' c'era stato l'accoltellamento, il ritrovamento ecc... ma chi quanti e perche' sarebbero stati arrestati non me lo sono posto, ma dipendeva da me? lo stesso problema delle bottiglie molotov avevo la consapevolezza che c'erano ma che erano altri a dover dire dove erano state ritrovate e a chi erano riferibili. ero osservatore di scene che vedevo a distanza. lo stesso per i feriti: quando li vedevo scendere con le mani sulla testa pensavo alcuni saranno in arresto e altri saranno in questura per identificazione. tra l'altro in questura io pensavo ch eli portassero in questura. quello che ho visto era una perquisizione che si svolgeva con personale non omogeneo e non coordinato, e lo dissi a mortola, ma cosi' come non ero ufficiale di pg non avevo compiti di coordinamento con nessuno. ero cons. min. che accompagno la barbera. ero tanto importante che la barbera se ne va senza dirmi niente, anzi si prende la macchina, se me lo avesse detto mi sarei evitato l'ostensione delle bottiglie in mia presenza... lo stesso dirignete dlela digos, a un certo punto sparisce con tutto il personale. questi sono i parametri dell'autorita' che godevo in quel posto. [...] ho cercato di fare in modo che quella perquisizione... che chi doveva farla la potesse terminare.. mi sono adoperato per contenere la folla, per far venire i mezzi per i feriti, ho chiamato il questore per chiamare rinforzi... tra l'altro si era sparsa la voce che da genova stessero salendo persone per fare scontri... e io dicevo di mandare rinforzi... addirittura chiesi i mezzi a canterini per portare i feriti... chiesi una macchina per me per poter tornare e non la ottenni... e infatti riusci' ad andarmene per andare in questura su una macchina delle squadre mobili insieme ad altre cinque persone che non conoscevo. arrivo in questura e vado nella stanza del questore, dove c'e' la barbera... finalmente trovo il mio referente... ci sono tutti... cominciano ad arrivare le prime notizie dei ricoveri ospedalieri... li' per li' nessuno colse che era un fatto cosi' grave... io lo dissi, ma contemporaneamente arrivava la notizia che molti sono quelli del reparto che si sono fatti medicare... allora la bilancia stava in pari... io ero ben distante dal fatto ormai... mi ero rappresentato la cose e stavo in quella stanza in attesa che la barbera decidesse di andare via e io potessi accompagnarlo. non avevo nessuna intenzione di occuparmi di fatti di pg: non ho avuto nessun contatto con coloro che stavano redigendo gli atti; non avevo nessuna cognizione degli esiti finali dell'operaiozne. tra l'altro la barbera non si interessava della cosa... se me lo avesse chiesto io probabilmente gli avrei detto di mandare fiorentino. io ho saputo alle 5 quando finalmente la barbera decise di andarsene, era uno vecchio stile che stava fino a tardi sorbendo il suo pompelmo... andando via alle 5 con fiorentino e la barbera incontro mortola che mi dice "gli abbiamo arrestati tutti". non vedo neppure il verbale di arresto.
ecco ho ripercorso la mia esperienza di quella notte. non l'ho voluta ripercorrere per cinismo, ma per mettere in luce la mia visione dei fatti, le mi competenze sui fatti, cosa potevo fare e cosa ho fatto. io sono profondamente profondamente profondamente addolorato per i feriti usciti dalla diaz, sono sconcertato per gli arresti operati... sono altrettanto consapevole che e' stata scritta una brutta pagina della storia della polizia quella notte. ma sono consapevole di non averla scritta io. mi sento innocente ed estraneo alle contestaizoni che mi sono mosse. sono un uomo che da 33 anni serve l'istituzione, sono un funzionario dello stato fedele alle istituzioni. sono un uomo con grande fiducia nella giustizia e un grandissimo rispetto della magistratura, e' per questo che attendo con grandissima serenita' il vostro giudizio. per questo ho finito. grazie.

[ sospendiamo in attesa del teste fino alle 11.30 ]

[ entra il dr. Capra ]

R: [giuramento e generalita']
D: (Iunca) buon giorno. lei sapra' che stiamo parlando del processo per i fatti della diaz... le chiedero' alcune precisazioni. la notte tra il 20 e il 21 di luglio era in servizio ospedaliero?
R: tra il 21 e il 22 luglio sono stato al san martino come direttore sanitario dell'ospedale ininterrottamente.
D: ha mantenuto contatti con altri ospedali?
R: avevamo contatti occasionali con direttori di altri ospedali, e un esponente del 118 il dr. foni che ra nella COT in questura, interfaccia tra parte sanitaria e centrale operativa.
D: ebbe modo di riferire della situazione dei feriti a qualcuno? anche in ambito di riprese?
R: puo' essere perche' in quella notte ci fu un affollamento al pronto soccorso di parlamentari, autorita' diplomatiche, e giornalisti. anzi i giornalisti volevano entrare ma io glielo impedi' per salvaguardare le operazioni
D: si ricorda di aver parlato con l'on paolol cento?
R: io ricordo mantovani, cento, mascia e poi i consoli di america, grecia [e altri].
[...]
R: io venni avvertito dal pronto soccorso che c'erano di nuovo in arrivo erano stati segnalati afflusso di persone che necessitavano assistenza sanitaria intorno alle 00:20-00:30. mi recai al pronto soccorso e da li' a qualche minuto arrivarono i feriti e poi le persone che dicevo pocanzi.
D: quale era la situazione dei feriti che ha riferito?
R: mah guardi l'on. cento mi pare sia arrivato mezz'ora o quaranta minuti dopo di me al pronto soccorso. io avro' riferito che erano arrivati dei feriti e che ne arrivavano ancora... il 118 smistava i feriti... avro' riferito del numero orientativo arrivati fino a quel momento
D: si ricorda quanti?
R: nella fascia oraria tra le 00:30 alle 2:30 ce ne mandarono 27, di cui 20 ricoverati e due in codice rosso. sinceramente quanti ne arrivarono.
D: 27 era il dato dei feriti al suo ospedale...
R: si
D: si ricorda di quanti ne furono mandati al galliera?
R: si... mi pare che in quel momento ci sentimmo con i direttori sanitari... senz'altro mi ricordo che tenni i contatti con il direttore del 118 che era poi la struttura che smistava i pazienti. il 118 ne smisto' in maniera' equilibrata tra san martino e galliera e in maniera minore su un altro ospedale. se posso guardare un appunto il 118 mi diede come dati... il 118 e' ubicato a san martino per questo riferiva a me... la valutazione fu che tra le 00:30 alle 2:30 di persone mandate ai vari ospedali conseguentemente agli eventi della scuola diaz furono 27 san martino, di cui 20 ricoverati e due a codice rosso, al galliera 24, di cui 7 ricoverati e un codice rosso, mentre all'altro ospedale 11... quindi complessivamente 62 persone.
D: che tipo di lesioni erano?
R: i feriti piu' gravi i due in codice rosso avevano traumi multipli. gli altri avevano poi lesioni meno impegnative, fino a quei 7 che furono medicati e poi dimessi.

D: (Romanelli) quindi di quei 62 ne furono dimessi solo 7?
R: no . 62 furono le persone ricoverate
D: diciamo assistiti
R: 27 a san martino di cui 20 ricoverati, 24 al galliera di cui 7 ricoverati, e 11 a villa scassi di cui 7 ricoverati...
D: quinid 20+7+7 ricoverati?
R: si... 34 ricoverati...

C: (Guiglia) lei ha i nomi delle due persone in codice rosso?
R: io da questi miei appunti ma penso che il 118 ha tutti gli estremi di triage... ho i nomi dei 27 pazienti... ma non ho la precisazione di quanti fossero in codice rosso...
C: sono indicati su quei fogli i giorni di ricovero?
R: no, perche' e' solo il diario di ricovero...
C: grazie... non ricordo se questo documento e' un documento che diede gia' ai pm o e' una copia riassuntiva... mi chiedevo nel caso di produrre...
P: credo che le dichiarazioni e le cartelle siano sufficienti...

P: una precisazione. tutti questi ricoveri non si trattava di persone delle ffoo?
R: assolutamente no. io ho il prospetto e per quanto riguarda il san martino, non posso garantire per galliera e villa scassi, sono tutti civili.
P: e poliziotti?
R: 0 fino alle 2.30... ci sono 4 tra igornalistie poliziotti dopo le 2.30...
P: grazie

[ esce ]

D: (Romanelli) io sono venuto in possesso del certificato medico di Mazzocchi, il teste della PS a santo domingo... questo signore e' l'unico che nel corso di quella serata relativa alla scuola diaz era presente con il settimo nucleo del dr. canterini ed e' l'unico che non e' stato indagato e quindi l'unico per cui abbiamo potuto fare indagini difensive. ci troviamo di fronte a una situazione che e' all'estero e che e' stata aggredita a seguito di una discussione parrebbe di capire da una persona che stava importunando la moglie, e il signor mazzocchi e' stato colpito al cranio con un corpo contundente perche' ha creato una frattura del cranio con ricovero in questo ospedale con un referto di almeno 50 gg. la persona che ha aggredito il sig mazzocchi e' stat arrestata. io produrrei questa certificazione e avendo nei giorni scorsi depositato l'originale nell'ufficio del pm chiederei ai sensi dle 512 cpp di acquisire la deposizione del teste mazzocchi. [...] vorrei fare presente che la giurisprudenza e' divisa nel valutare il momento della imprevedibilita' al momento in cui si verifica o al momento in cui veniva assunta la deposizione. al momento della deposizione non c'era motivo di dubitare la presenza del testimone. vorrei far notare di aver letto delle sentenze in cui e' imprevedibile che i nomadi se ne vadano da dove sono stanziati.

A: (Cardona) ci riserviamo alla prossima settimana
C: anche noi
P: anche noi.

D: (Iunca) avevamo come difesa Di Sarro richiesto la produzione di una memoria filmata che erano una serie di filmati depositati a dibattimento. siccome questo dischetto era stato fatto all'udienza preliminare, per questione di correttezza ne produrrei una nuova con l'eliminazione delle parti scritte. chiedevo se potevo produrla in sede di discussione o dopo...
P: non penso ci siano opposizioni?
A: no.

A: il pm voleva produrre materialmente il riversamento su cd del contenuto di betacam. si tratta di una copia particolarmente compressa. ci stiamo attrezzando per avere una versione non compressa la prossima settimana. inoltre volevo dare avviso alle parti che effettuiamo il deposito in segreteria di alcuni brogliacci delle comunicazioni telefoniche depositate in altro procedimento che riguardano il dr. colucci riservandoci una istanza di produzione ex 507.