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[processo ai 25] trascrizione udienza requisitoria parti civili e avvocatura dello stato

RIASSUNTO - PROCESSO AI 25 - UDIENZA ARRINGA PARTI CIVILI

[ P=Tribunale, A=Accusa, D=Difesa, C=Parti Civili, R=Teste ]

P: [procede all'appello]

RC: (De Napoli) nei giorni di luglio del 2001 sono convenute a genova decine di migliaia di persone con l'intenzione di protestare contro il modo di gestire la globalizzazione da parte dei maggiori paesi industrializzati. definirli il popolo di seattle appare riduttivo dato che alle manifestazioni hanno partecipato oltre 700 associazioni del panorama piu' svariato italiano. [...] decine di migliaia di persone che sono convenute per gridare forte il loro dissenso [...] Erano quindi venuti qui per invocare pacificamente e democraticamente maggiore liberta', pace, una piu' equa distribuzione della ricchezza, una tutela dell'ambiente, una distribuzione dell'acqua, uno sviluppo economico compatibile con l'equita' sociale e gli ecosistemi.
il movimento che si era dato appuntamento in questa citta' era di natura tutt'altro che netti ma pacifista, ambientalista, antiproibizionista, questo movimento conteneva moltissime istanze della societa' civile e con la promozione della democrazia diretta e aprtecipativa, del consumo critico e alternativo voleva essere un momento di rinascita complessivo. All'interno di questo movimento c'erano alcuni che ritenevano che perche' la loro azione di protesta potesse avere maggiore risonanza sarebbe stato opportuno se non necessario che succedesse qualche incidente. nei giorni precedenti il vertici erano stati numerosi i vertici e che avrebbe violato la zona rossa, il che aveva prodotto lo scatenarsi dei mezzi di comunicazione di massa, e via dicendo.
Chi dal lato dei manifestanti ha preparato questo clima non poteva ignorare, ma aveva accettato come conseguenza inevitabile che ogni incidente di piazza avrebbe offerto buon gioco a certe forze politiche e certi mezzi di informazione di proporre una identificazione di tutto il movimenot con i soggetti violenti. Questi soggetti cmq perseguivano l'obiettivo di dare maggiore visibilita' possibile alla manifestazione di opposizione anche a costo di qualche osso rotto e qualche denuncia penale. queste persone hanno reso un pessimo servizio al movimento che volevano lanciare, perche' la visibilita' ricercata e' stata ottenuta, eccome, ma essa ha solo oscurato e non amplificato le istanze di civilta' promosse dalle associazioni convenute. chi si e' reso protagonista degli scontri ha inferto un grave colpo al movimento stesso e alle istanze che voleva portare avanti. costoro hanno tradito il movimento, chi manifestava al suo fianco, chi voleva essere portatore di valori di civilta' e equita' ai quali accennavo.
Entrambi i rappresentanti del pm hanno voluto sottolineare che quei giorni si sono portate a termine da parte delle ffoo ingiustificate e inaccettabili violenze nei confronti di cittadini e manifestanti inermi. violenze non degne di un paese democratico che meriterebbero di essere sanzionate. e' stato anche detto che quelle violenze non rilevano perche' non hanno nesso causale con i fatti di questo processo. escluso il nesso questi abusi vanno indagati in altre sedi. io sono d'accordo, e posso solo aggiungere che al rammarico che finora non si sia potuto raggiungere un grado soddisfacente di verita' e chiarezza su quanto accaduto con riferimento ai documentati eccessi delle ffoo, si associa l'auspicio che si voglia far si' che in futuro simili barbarie non abbiano a ripetersi. l'accertamento della verita' storico e' importante e dovrebbe essere il presupposto imprescindibile di qualsiasi misura, sia sanzionatoria, che preventiva, riformatrice che dovesse essere intrapresa. mi rendo altrettanto conto che l'aspirazione all'accertamento della verita' puo' essere velleitario, affacciandosi alla ribalta piu' verita', ciascuna agganciata a una differente visione politica e ideologica. cio' non toglie che si potrebbe mandare un segnale nella direzione che certi soprusi non saranno piu' tollerati e che simili barbarie non si potranno piu' verificare, perche' le ffoo sono quelle che tutelano il cittadino dalle violenze arbitrarie ed illecite e non paradossalmente quelle che perpetrano ai suoi danni aggressioni violente. io penso che basterebbe poco a dare un segnale di cambiamento per dare fiducia ai cittadini non solo nei confronti delle forze dell'ordine ma anche a una classe politica che tenga a democrazia e civilita'. penso a una misura molto semplice, quella che disponga che da ora in poi ogni esponente delle ffoo porti stampigliata sull'uniforme e sul casco una sigla alfanumerica leggibile che ne consenta l'identificazione. questa misura costituirebbe da solo un buon deterrente perche' un farabutto prenda la divisa come un lasicapassare per la violenza e disonori la sua divisa e la democrazia. [...]
In questa sede pubblico posso solo esprimere un auspicio perche' questa disposizione che puo' essere anche solo amministrativa venga raccolta e fatta propria nelle sedi competenti.
Detto questo voglio dire che concordo in ordine alla inconferenza nei confronti di questo procedimento della questione della gestione dell'OP in quei giorni a genova. non rileva in questo processo se la gestione della piazza sia stata buona o meno, se andasse o meno fatta una carica, se dovessero o meno essere coorindate le forze, se i manifestanti violenti andassero o meno fermati prima. e' opinione diffusa che la gestione dell'op non sia stata all'altezza, ma e' anche vero che una cosa e' programmare a tavolino le misure piu' idonne a contenere e neutralizzare le possibili componenti violente, mentre altra cosa e' contrastare sul campo una violenza cosi' repentina che puo' fare saltare tutte le strategie previste. ma qui non siamo alla scuola di polizia, ma in un tribunale che deve decidere delle responsabilita' penali degli imputati. [...] allora non rileva accertare la gestione dell'op. [...]
Il collegio difensivo certametne sosterra' la tesi della necessita' di difendersi da un'ingiusta aggressoine delle ffoo, tesi in astratta condivisibile, ma che risulta non corrispondente ai fatti emersi dal processo. [...]
Cionondimeno sono disposto a convenire che in quella specifica circostanza quando i cc hanno caricato il corteo e sfondato la testuggine provocando l'arretramento del corteo stesso si sia verificata una situazione per la causa dell'esimente stessa. un manifestante che si trovasse nella testa del corteo, privo di armi e oggetti contundenti, in una via che e' un budello, [...] al cospetto di un plotone in assetto da combattimento, ben puo' tale manifestante pensare di difendere la propria incolumita' personale con atti di aggressione. se il collegio difensivo potesse dimostrare che alcuni imputati fossero in questa situazione farebbe bene il tribunale ad assolversi. ma le cose non sono andate cosi'. abbiamo visto le foto e i video di guastatori o demolitori che del tutto indifferenti alle attivita' delle forze dell'ordine hanno distrutto vetrine di banche e assicurazioni, e' un'attivita' coordinata sistematica.
quello che per il momento preme sottolineare e' che tutto cio' attiene solo alla sussistenza o meno di una causa di giustificazione, ma non riguarda la decisione circa l'efficacia o la legittimita' delle azioni della polizia. la legittimita' di una carica non rende inefficace dell'esimente, cosi come l'illegittimita' di una causa, non giustifica una inutile e gratuitamente violenta reazione da parte dei manifestanti contro le ffoo. quello che rileva non e' la valutazione delle azioni delle ffoo, ma solo se sono stati commessi i fatti relative alle norme incriminatrici, e gli estremi per possibili cause di giustificazione. [...]
[ menata ripetuta sull'atto arbitrario e l'esimente dell'art. 4, ndr ]
[...]
[ ripete le tesi della deliberata guerriglia per tutti quelli che sono rimasti coinvolti dagli scontri e per tutti gli imputati ]
[...]
Passiamo all'articolo 419 del c.p., il punto dolente del processo.
Devo confessare che quando ho sentito leggere le pene richieste ho avuto un leggero turbamento, sono pene severe, forse troppo severe, ma sono quelle relative alla fattispecie scelta. sono sicuro che nella coscienza di ciascuno di noi che siamo contribuiti a trovare una soluzione a questo processo si agitano un turbinio di pensieri: la necessita' di punire le violenze commesse, gli ideali nobili che muovevano il movimento nel quale questi violenti hanno comunque radice anche se ne costitusicono una escrudescenza da estirpare, la necessita' di evitare il ripetersi di quanto avvvenuto, la consapevolezza che una lunga permanenza nei carceri rovina i giovani piu' che educarli, e cosi' via. sono questioni di difficile componimento che in questa sede possono trovare soluzione solo nella questione giuridicamente piu' corretta.
il pm ha descritto in maniera completa e precisa del paradigma legale del 419. ha ricordato come la norma si limiti a punire chi commette devastazione e saccheggio, rinviando al senso nella lingua italiana di questi termini. ha ricordato che e' sufficiente il dolo generico e che l'oggetto di tutela e' il bene dell'ordine pubblico. quindi e' sufficiente che l'agente abbia voluto la commissione di un fatto di devastazione e saccheggio, andando a costituire una messa in pericolo dell'op. qui l'espressione OP assume un significato diverso dall'espressione stessa quando si parla del responsabile di piazza: li' si riferiva a reprimere e prevenire abusi da parte di violenti, l'op del titolo v va inteso come civile e corretta convivenza. [...]
il pm ci ha ricordato come questo reato abbia subito un'evoluzione che lo ha visto trasformarsi da reato di pubblica calamita' o da tempi di guerra a reato da stadio o da violenti disordini di piazza. ed allora secondo la configurazione originaria che fortunatamente non si verifica da tempo potrebbe anche verificarsi il fatto che piu' saccheggiatori pur nello stesso contesto pongano in essere distinte attivita' di furto, per cui ognuno risponde della propria azione. [...] I fatti emersi in questo processo dimostrano che il grave pericolo per l'op e' stato recato da diffusi e ripetuti attacchi portati a termine da un numero imprecisato di facinorosi nei confronti sia delle cose che delle forze dell'ordine. la minaccia all'op e' venuta dall'azione simultanea e coordinata di una pluralita' di agenti che rafforzavano i reciproci intenti delittuosi. e' evidente che siamo in presenza di un reato concorsuale. [...] E se il reato e' stato commesso in corcorso, ciascuna di esse soggiace alla pena per essa stabilita. [...]
Gli odierni imputati hanno sempre agito con la consapevolezza del contributo altrui. le singole azioni messe in essere hanno perse la loro individualita' e sono diventate parti di una unica operazione fino a comporre un solo reato. le varie azioni dei compartecipi appartengono a tutti i partecipanti che nell'intento comune. e quindi ognuno e' tenuto in solido a risarcire tutti i danni. [...]
A questo punto si impone un approfondimento. Da un punto di vista naturalistico e' chiaro per tutti che si e' verificato un unico fenomeno di devastazione. dal punto di vista giuridico occorre confrontarsi con le regole del concorso. e' pacifico che non e' necessario il previo concerto per il concorso, che sussiste anche in caso di accordo improvviso [...]
Cio' comporta che se io posso chiedere qui il risarcimento per l'assalto al carcere, la stessa pretesa io non posso avanzare per chi si trovava in altra parte della citta' e non aveva rappresentazione di cosa stava avvenendo. per ogni reato in concorso e per ogni danno recato dal danno medesimo rispondono ciascuno dei compartecipi. tutto questo impone se e quanti reati di devastazione siano stati commessi in quei giorni, ovvero i vari specifici episodi isolati in termini di tempo e luogo e che possono essere ritenuti omogenei a sufficienza per definire un unico reato concorsuale. [...]
Mi rendo conto della difficolta' del compito a cui e' chiamato questo tribunale, ma ritengo che non ci si possa sottrarre a questo percorso. [...]
Nella fattispecie i fatti di devastazione hanno interessato due giorni e luoghi estremamente diversi, hanno riguardato gruppi estremamente differenziati di autonomi... [...]
L'episodio della caserma di via saluzzo da solo potrebbe non rientrare nel reato del 419 c.p. e cio' non tanto sotto il profilo della lesione all'ordine pubblico per l'allarme che un attacco alla caserma produce nelle persone, si pensi solo al fatto che gli occupanti della caserma si sono trovati assediati dagli aggressori, ma se l'episodio fosse valutato autonomamente ci sarebbe qualche difficolta' a ricondurre la rottura di un certo numero di vetri al 419.
Allora sono due le ipotesi in questo caso, come in altri casi: o questi fatti rientrano in una fattispecie piu' ampia di devastazione di cui devono rispondere tutti, oppure il singolo episodio va considerato isolatamente non essendo collocabile in un contesto piu' ampio. in quest'ultimo caso gli autori sono responsabili del reato di devastazione e ognuno di loro e' tenuto a risarcire.
per cui in relazione alle amministrazioni statali l'opzione circa l'inquadramento di un determinato episodio in una reato di devastazione o come reato individuale, non esimerebbe la condanna al risarcimento del danno. unica differenza e' l'estensione dei soggetti contro cui l'amministrazione potra' far valere il suo diritto al risarcimento.
detto questo resta da evidenziare come sarebbe assai arduo configurare l'assalto al defender o al blindato come un semplice danneggiamento di mezzi pubblici vista l'entita' dei danni e la lesione dell'ordine pubblico. e' pur vero peraltro che ad attribuire maggiore gravita' ci sono reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. lo stesso a dirsi per l'assalto al carcere di marassi [...]
Riassumendo, ritengo che nei giorni del 20 e 21 luglio si siano verificati fatti che da soli potrebbero configurare la fattispecie del delitto 419 c.p.: piazza da novi, assalto del defender in alimonda, assalto al blindato, assalto al carcere, saccheggio del di per di, e via dicendo. in taluno di tali episodi la lesione dell'op e' verificato e certo. resta da discutere e verificare se l'entita' dei danni in tali occasioni se separatamente qualificati equivalga a quel vuoto che e' insito nel termine devastazione. [...]
Tali fatti piu' gravi sono costellati da una miriade di danneggiamenti minori che se vengono riferiti alla fattispecie complessiva resteranno assorbiti, mentre nei casi in cui alcuni danneggiamenti non siano riconducibili a tale fattispecie in quanto episodi isolati non riconducibili a queste persone allora in quei casi il piu' grave reato dovra' essere derubricato a danneggiamento aggravato. [...]
Detto questo passerei a dire qualche parola sul danno patrimoniale. [...]
Per questo motivo si e' ritenuto di non appesantire questo processo con le singole richieste. Per tale ragione si chiede che la liquidazione del danno patrimoniale avvenga in via equitativa data l'estrema difficolta' se non la vera e propria impossibilita' di dimostrare la misura del danno. [...]
Nella fattispecie che il danno patrimoniale sussista e sia ingente, non mi pare ci siano dubbi. solo il carcere di marassi ha subito danni di mura, portone, vetri, e altro. Per rimediare sono stati spesi 82.728,81, in particolare i costi per l'intervento di riparazioe, sistemazione dei portoncini, posa in opera di infissi e vetri antiproiettili, pitturazione del muro di cinta, riparazione termosifoni. Sono stati poi danneggiate diverse caserma, interamente distrutti numerosi mezzi delle ffoo, e altri seriamente danneggiati. [...]
Nella richiesta di rinvio a giudizio di questo processo pur facendosi riferimento e innumerevoli episodi di danneggiamento dei mezzi delle ffoo, sono menzionati solo due veicoli dei cc, il blindato e il defender. e' evidente che i ministeri della difesa e dell'interno non possono chiedere i danni solo di questi due veicoli essendo pacifico che anche soltanto limitatamente agli episodi delittuosi in cui sono rimasti coinvolti gli attuali imputati, gli automezzi seriamente danneggiati dagli imputati e da altri ignoti concorrenti sono stati piu' di due. il problema sta nel fatto che sia i cc che la ps quando sono stati richiesti di dettagliare per ogni mezzo ora e luogo del danneggiamento hanno risposto che cio' non era possibile per l'uso che si e' fatto di tali mezzi e nessuno ha annotato quando e come veniva colpito il mezzo. [...] il ricorso al criterio equitativo e' consentito dal giudice in presenza di una impossibilita' o di una oggettiva difficolta' di dettagliare il danno subito. il giudice di merito non e' tenuto a fornire una descrizione minuta e dettagliata, ma solo perche' considerata ragionata una certa richiesta di risarcimento. [...]
Peraltro nella formulazione delle richieste risarcitorie questa difesa ha voluto tenere conto delle ridotte disponibilita' economiche degli imputati e ha tenute contenute le richieste di risarcimento, molto al di sotto dei danni subiti dalle proprieta' statali. solo per celebrare questo procedimento sono passati 6 anni. se si dovesse attendere l'esito di ulteriori gradi penali e poi fare il procedimento civile sarebbero necessari incredibili anni se non decenni e oneri per le casse statali. per questo le richieste sono risibili per incentivare il tribunale a disporre il danno in maniera equitativa ed evitare opposizioni.
Per questo motivo si e' ritenuto di contenere al minimo anche le istanze risarcitorie e si e' ritenuto di riferirle solo a quei cinque militari menzionati nel rinviio a giudizio. [...]
Detto questo sul danno patrimoniale, spenderei qualche parola sul danno non patrimoniale che la PA intende chiedere agli imputati. [...]
Nei tempi passati il danno non patrimoniale e' stato identificano con il danno morale e soggettivo. [...] Poi la giurisprudenza si e' evoluta e la cassazione ritiene che la tradizionale restrittiva lettura degli articoli del c.c. e c.p. non puo' piu' essere condivisa. [...] Nel vigente assetto dell'ordinamento, il danno non patrimoniale deve essere inteso come categoria ampia [...] Il danno non patrimoniale puo' dipendere dalla compromissione di quei diritti immateriali dell'ente compatibili con l'assenza di fisicita'. [...] Questo e' invece e' un danno arrecato alla persona giuridica, l'ente che trascende le persone fisiche, e alla quale i diritti si possono applicare se compatibili con la sua natura. depurata di ogni aspetto umano l'immagine dello stato assume connotati particolari come la reputazione, la promozione di se, alla capacita' evocativa di una situazione di benessere, alla capacita' di attrazione di investitori, turisti, agenti finanziari. e' un bene strano ma esiste, il danno che ne deriva e' di natura non patrimoniale e al suo risarcimento va provveduto.
e' da molto tempo che si e' affermata in dottrina questa necessita' di risarcimento. [...]
[ fa l'esempio in cui le condanne contro due persone per azioni scorrette in banca intesa ha visto anche una condanna per risarcimento non patrimoniale alla consob. pieta'!, ndr ]
Nella fattispecie la condotta degli imputati e' stata idonea a generare nell'opinione pubblica la percezione di una autorita' inefficiente nel disimpegno delle proprie funzioni di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica. il danno subito dallo stato risarcito in favore della presidenza del consiglio dei ministri, e' suscettibile di una duplice valutazione: come danno all'organizzazione amministrativa alterata nelle sue funzioni dal compimento di tutti quegli atti violenti che hanno messo in pericolo l'op, alla cui tutela lo stato e' preposto; dall'altro lato come danno di immagine. [...]
Cosi' la cassazione ha stabilito l'ammissibilita' del comune nei confronti dei processi contro i danneggiamenti ai beni pubblici, oppure la costituzione dello stato nei processi per riorganizzazione del disciolto partito fascista.[...]
Il danno sofferto dallo stato per i fatti di genova e' consistito nella frustrazione dei suoi fini istituzionali e va disgiunto dalla slesione della tutela dell'op. [...]
Il secondo profilo autonomamente valutabile e risarcibile e' il danno di immagine. ho rilevato come qualcuno ha pensato che i disordini fossero funzionali per avere visibilita'. questa visibilita' e' andata oltre ogni previsione. le immagini della citta' di genova sconvolta dagli scontri hanno avuto una diffusione planetaria, ovunque, su tutti i mezzi di comunicazione di massa, dove sono state dato ampio risalto alle gesta sconsiderate dei violenti. [...] i fatti successi per la gravita' e la risonanza mondiale che hanno avuto hanno assunto una dimensione storica. tutti ricorderanno per sempre questi fatti e assoceranno i nomi di genova e italia a questi fatti. si pensi solo che i fatti di genova del 1960 sono ricordati ancora oggi e non furono cosi' estesi come quelli del 2001 ne' ebbero la stessa risonanza. [...] questi fatti sono gia' entrati a fare parte delle enciclopedie, come wikipedia. tutto cio' e' ben noto. di fronte al mondo intero il nostro paese, la sua autorita' politica e le ffoo hanno presentato una immagine di grave inefficienza.
verra' certamente detto che le ffoo hanno commesso molti e gravi errori, che gli incidenti sono direttamente conseguenti a tali errori, e che il danno di immagine e' interamente riconducibile alla incauta gestione della piazza delle autorita' preposte. tale tesi e' priva di fondamento giuridico e non puo' essere discussa.
ho gia' detto che le decisioni fatte non sono state all'altezza e che si potra' discutere a lungo della cosa. ma cio' non toglie che eventuali errori commessi non potrannonfirmare le responsabilita' di chi tali disordini ha generato prendendovi parte attiva. [...] non si potra' dire: “non sei stato bravo a limitarmi e per questo hai rimediato una figuraccia e non puoi chiedermi di essere responsabile della figuraccia”. [...] l'abilita' del criminale nel portare a termine l'atto delittuoso se determina una lesione al prestigio della polizia stessa indubbiamnete costituisce anche una causa della lesione stessa che senza reato non si sarebbe verificata. e' evidente che se i violenti manifestanti si fossero astenuti dal commettere i reati non si sarebbe verificata la lesione di immagine. tali reati costituiscono quindi l'antecedente causale del danno stesso.
il danno all'immagine dellos tato italiano c'e' stato. del suo risarcimento devono rispondere gli autori dei reati in questo processo.
la liquidazione del danno non patrimoniale non puo' che essere liquidato in forma equitativa e rapportata all'entita' e la natura del danno e del reato. [...]
Non abbiamo chiesto i 6 milioni di euro del processo consob, ma abbiamo ritenuto di indicare un ammontare anche se sottostimato sembra appropriato alle fattispecie. chiediamo 100.000 euro da porre a carico di ciascuno degli imputati riconosciuti colpevoli, in forma di risarcimento del danno non patrimoniale non in via solidale. [...] il danno andra' liquidato alla presidenza del consiglio dei ministri. [...]
Nell'eventualita' che il tribunale decidesse di mandare assolti alcuni imputati per il 419 e li ritenesse colpevoli di altri reati, pensiamo che andrebbe disposto il risarcimento per 30.000 euro per ogni posizione sempre per il danno non patrimoniale. [...]
Io ho finito e passo alla lettura delle conclusioni formali. [...]
CM, VV, Afu per il carcere di marassi: 82.728,81 euro
BD,CS,CD,DRF,DAF,DAFa,DP,MM,PP,AF,FH,SN,TF,CC,DMI,LF,PF in solido: 20.000 euro
CC,CS in solido: 1000 euro per aggressione ten. saccardi
LF,MM in solido: 6000 euro per aggressione a defender in alimonda e lesioni per Cavataio, Placanica, Raffone.
VA: 1000 per lesioni inferte a sancineto
AC,VA: 4000 per assalto a un mezzo blindato della ps in piazza tommaseo e caserma di via saluzzo
tutti imputati colpevoli di 419 cp: 100.000 euro per danno non patrimoniale ciascuno
tutti imputati colpevoli di altri reati (resistenza e violenza): 30.000 euro per danno non patrimoniale ciascuno. [...]
tutti gli imputati condannati alle spese.

C: (Pruzzo per la posizione Cavataio) [...]
condannare al risarcimento patrimoniali e non da liquidarsi in separato giudizio e un pagamento di una provisionale costitutiva di 10.000 euro.

C: (avvocato della CARIGE per la devastazione dell'agenzia 84 di piazza tommaseo) in realta' banca CARIGE e' stata vittima di pesantissime devastazioni in oltre venti agenzie, riportando una serie di gravissimi danni nell'ordine di 200.000 euro. in questo processo CARIGE e' costituita solo per l'agenzia 84 e in particolare l'istituto che rappresento e' costituito nei confronti di MC, CC, PD, VV. Devo dire subito che si tratta di quattro imputati di spicco che si sono particolarmente distinti nelle vicende che hanno colpito genova nei giorni del 20 e del 21 luglio. [...] Direi che sulla prova dei danni c'e' proprio poco da dire, perche' abbiamo visto tutto il materiale anche dei dvd dei singoli imputati. [...] Sulla quantificazione e sul tipo di danno [...] abbiamo sentiti testimoni. [...] Abbiamo prodotto le fatture dei danni patrimoniali di oltre 26.000 euro. C'e' stato anche un danno di immagine perche' la banca per piu' di venti giorni e' stato sprovvisto di bancomat. Il danno e' apprezzabile in termini di lucro cessante, perche' la banca non ha riscosso le commissioni del bancomat per quei 22 giorni. Banca CARIGE e' stata anche fortunata tutto sommato, perche' e' stata oggetto delle attenzioni di un gruppo di manifestanti che e' il gruppo MC che ha posto in essere azioni di inaudita e ineffabile violenza. i pm nella loro dettagliata ricostruzione della giornata del 20 hanno dimostrato ampiamente che questo gruppo era particolarmente coeso e si muoveva con grande omogeinita', unita' e omogeneinta' di intenti. [...]
[ “si sono procurati i mezzi devastando i luoghi loro dati e che in ultima analisi sono spazi dedicati normalmente a bambini ed handicappati a cui hanno sottratto in ultima analisi i materiali”, pieta', ndr .... [...]]
Devo dire che questo gruppo ha delle responsabilita' particolarmente gravi. Sono parte civile e non devo parlare di pene. [...] L'unica pena che io ho in mente per queste persone confligge con il principio di legalita', ma sarebbe quella di inviare queste persone nelle zone del sud del mondo, nei campi profughi del mondo, nelle favelas, per sostenere le persone per le quali hanno manifestato apparentemente [...] In realta' queste persone con metodi terrorizzanti e terroristici e profondamente antidemocratici hanno, e lo diceva bene prima l'avvocatura dello stato, hanno squalificato l'immagine di questa manifestazione e impedito a molti cittadini pacifisti e pacifici che volevamo manifestare democraticamente di manifestare. non dimentichiamo che sia il giorno 20 che il giorno 21 molte persone si sono astenute dal scendere in piazza per paura. io non voglio parlare di pene, di severita' perche' non mi compete, ma voglio solo ricordare al tribunale che la ricostruzione che e' stata fatta dall'ispettore zampese e' stata puntuale. [...] Mi limito a queste considerazioni, la prova e' stata acquisita, rassegno le mie conclusioni scritte. [...]

P: le parti civili hanno chiuso. a questo punto comincia la fase delle difese che hanno preannunciato di aver fatto un programma di interventi.

D: (Taddei) cominciamo dal 6 novembre fino al 30 novembre con 2-3 interventi a udienza. posso consegnare una bozza al tribunale.