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[comunicato stampa] Sud Ribelle – Prima del video, spunta il pm “a staffetta”

[comunicato stampa] Sud Ribelle – Prima del video, spunta il pm “a staffetta”

Nessuno in aula pare accorgersene, eppure la pubblica accusa – nella trentunesima udienza del processo al Sud Ribelle, tenutasi ieri a
Cosenza in Corte d'Assise – è stata sostenuta a staffetta dai due pm, dal mite Minisci e dal pedante Curreli.

Le “chicchiere su De Gennaro” non hanno oltrepassato la porta dell'aula, ma hanno fatto tutto il giro dei vari uffici del Palazzo di Giustizia cosentino che, per la prima volta, ha visto mancare il dispiegamento esagerato della forza pubblica. Sarà l'effetto dell'avvicendamento del capo della Polizia? Nel frattempo però il principale accusatore, il capo della Digos Alfredo Cantafora, si informa tramite i suoi uomini telefonicamente; non si sa mai, lo potrebbero chiamare da un momento all'altro per la mancata promozione, che, siamo sicuri prima o poi arriverà anche per lui.

L'udienza dura circa tre ore ed i testi della difesa sono sette.
Due testi della FIOM-CGIL riferiscono sull'organizzazione delle giornate di Genova e dell'adesione di centinaia di sigle al GSF; racconta le iniziative fatte con gli imputati napoletani, in previsione della partenza per Genova; sul fatto che si era deciso di violare la zona rossa e che le cariche delle forze dell'ordine in piazza Manin sono state immotivate e gratuite, come del resto la condanna del Ministero dell'Interno di qualche settimana fa, conferma. Don Angelo, conferma la radicalità delle iniziative legate al G8, ma l'assoluta mancanza di violenza ideologizzata preordinata. Il passaggio che fa sul Sud Ribelle è significativo: << noi ne avevamo sentito parlare, però di fatto questa realtà non è mai venuta fuori e credo ne' mai sia nata poi alla fine >>.
Sulle giornate a Genova, racconta di aver vissuto le cariche sia in piazza Manin che nel corteo dei disobbedienti.

Un aderente ad ATTAC, sul Sud Ribelle, dice che nelle riunioni << non si riusciva ad andare oltre una discussione di quelle che erano le iniziative nei propri territori o dell'organizzazione della partenza a Genova >>. E termina con << alla luce di tutto ciò che è successo a Genova, io mi ritengo fortunato >>. Il pm Curreli fa una domanda molto interessante: <>.
Siamo lontani dalla stupidità di Fiordalisi...

La corte, i giornalisti e tutti i presenti in aula guardano in silenzio la proiezione di alcune immagini girati da un mediattivista di Indymedia, che con calma ed a tratti ironia commenta cio' che il suo occhio elettronico ha visto. Le risatine sono scappate un po a tutti, quando si e' visionato lo spezzone dell'"intervista alla digos di Padova".
Altri due testimoni della difesa (un ex amministratore locale un'associata di Manitese) raccontano le proprie giornate trascorse con gli imputati sia a Napoli che a Genova.
Ma queste sono scene di un film oramai da mandare in terza serata.

Prossima udienza il 12 luglio.

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