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[la repubblica GE] G8, troppi "non ricordo" l´ex questore è indagato

Accusa di falsa testimonianza per il funzionario che presto sarà interrogato

G8, troppi "non ricordo" l´ex questore è indagato

Assalto alla Diaz, fascicolo su Colucci
Sentito il 3 maggio dette una versione con molti dubbi sui fatti

Gli errori, i «non ricordo», le dichiarazioni sprovvedute o superficiali, le imprecisioni, gli sono costate un´iscrizione nel registro degli indagati della procura di Genova. Francesco Colucci, l´ex questore del capoluogo ligure ai tempi del G8, è accusato di falsa testimonianza. Il procuratore aggiunto Mario Morisani, insieme al pool di pubblici ministeri che da sei anni cerca di fare chiarezza sui comportamenti delle forze dell´ordine durante il vertice internazionale, non ha evidentemente gradito la testimonianza fornita da Colucci nel corso del processo per l´assalto poliziesco alla scuola Diaz. Era il 3 maggio scorso. Davanti al presidente Gabrio Barone, incalzato dalle domande dell´accusa, per sei ore era caduto in una serie di contraddizioni ed amnesie che avevano lasciato a bocca aperta i presenti. Aveva smentito in alcuni casi quanto precedentemente dichiarato, regalando infine una informazione inedita. Sostenendo cioè che la notte dell´irruzione nell´istituto, il funzionario che doveva coordinare gli interventi era il vice-questore Lorenzo Murgolo. Vale la pena di ricordare che per il massacro e l´arresto illegale dei 93 no-global, così come per le prove fasulle, non è imputato. Le parole di Colucci sono state successivamente smentite da altri testimoni ed in particolare dal prefetto Ansoino Andreassi, allora vice-capo della Polizia di Stato: «Murgolo coordinatore dell´intervento alla Diaz? Non è vero. Sono stato io a dirgli di andare laggiù, ma per tenermi informato a proposito di quanto accadeva relativamente all´ordine pubblico». Così ha dichiarato Andreassi. Ma Colucci era nel frattempo già stato indagato, come conferma il suo avvocato, Maurizio Mascia. L´ex questore di Genova potrebbe presto essere ascoltato dai magistrati che hanno aperto un fascicolo nei suoi confronti, il legale però non ha al momento ancora ricevuto nessuna convocazione ufficiale.
«Non ricordo». «Forse ho sbagliato nel parlare». «La mia affermazione forse è stata un po´ sprovveduta, superficiale». «Non sono sicuro, lo giuro davanti a Dio e allo Stato italiano». «Mi correggo, forse sono stato impreciso». Così si era espresso l´ex questore di Genova nell´aula-bunker. Lasciando francamente perplessi. Perché si decise di intervenire nell´istituto di via Battisti? La versione del funzionario fu quella del fantomatico attacco in serata alle pattuglie della polizia, e di quei tipi sospetti - «Non gente gioiosa, gente allegra... ma facce brutte, con atteggiamenti minacciosi, vestiti di scuro» - davanti alla scuola. Lui avrebbe voluto lasciar perdere, ormai il G8 era finito, «ma poi tutti quanti abbiamo deciso l´intervento: identificare gli aggressori e trovare armi eventuali. Fare una perquisizione». Chi tra i super-poliziotti spinse per il blitz? Colucci aveva fatto alcuni nomi, poi ci aveva ripensato. Alla fine spiegò che il prefetto La Barbera - che è morto - era d´accordo. «Io mi sentivo un po´ inadeguato».
(28 maggio 2007)

di Massimo Calandri